(bando della Regione Emilia-Romagna)

Il Progetto Olt (Our life together) ha previsto  undici uscite ludico culturali, nella città metropolitana, della durata di due ore, per due gruppi di cinque ragazzi, che si sono alternati, accompagnati da quattro educatori e qualche volontario.

Il progetto che ha visto l’Aliante in sinergia con altre Associazioni è iniziato il mese di novembre 2019 ed ha coinvolto una decina di adulti disabili intellettivi e fisici

Di uscite ne sono state effettuate sette, in quanto con il mese di febbraio ci siamo visti costretti ad interrompere l’attività  progettata, a causa del CORONA VIRUS.

Fino a quel momento l’iniziativa aveva riscosso un notevole successo sia fra gli utenti che i loro famigliari, con la soddisfazione degli educatori.

Le uscite sono state varie, organizzate con l’intento di  accompagnare le persone disabili “nell’ uscire allo scoperto”, ponendosi l’obiettivo di interessarle e coinvolgerle in situazioni diverse, a volte anche un po’ più caotiche, rispetto a quello che è il loro  target abituale. Un altro obiettivo che ci si è posti è stato quello  della socializzazione  e della frequentazione di ambienti, utilizzati contemporaneamente  da altre persone, dove era necessario essere accolti e conservare un atteggiamento educato e rispettoso delle esigenze altrui.

L’obiettivo è stato pienamente raggiunto, i nostri ragazzi hanno suscitato simpatia e sono stati accolti con  amicizia. In due occasioni hanno ballato e cantato al karaoke insieme agli altri clienti del locale, guadagnandosi i loro applausi.

Le uscite con obiettivi di conoscenza sono state soddisfacenti, in quanto si è potuto osservare il loro interesse per le cose nuove e diverse. Un particolare successo lo ha riscosso il Museo Donini della Preistoria. Possiamo dire non solo curiosità, ma stupore e meraviglia.

Dalla fine del mese di febbraio, a causa della pandemia Corona virus, le attività di uscita e aggregative si sono interrotte.

 A seguito della richiesta, presentata dalle Associazioni coinvolte,  dal 16 aprile si è ottenuta l’autorizzazione per procedere nelle attività, ma con le variazioni prescritte per la sicurezza di ognuno.

Si è così iniziata una serie di contatti, via  Skype, tra le persone disabili partecipanti al progetto e sei dei dieci educatori coinvolti sin dall’inizio. La scelta degli educatori è stata determinata dalla loro disponibilità e conoscenza dei mezzi informatici.

Gli utenti sono riusciti ad organizzarsi, con la collaborazione delle famiglie o con il supporto di loro educatori.

In sintesi un progetto di grande successo: il giorno 8 ottobre alcuni rappresentanti delle varie Associazioni si sono incontrati e hanno condiviso le loro esperienze.