Pubblichiamo la testimonianza di Matteo Nassigh: è auspicabile che la comunità cambi il suo sguardo sulla disabilità e l’Associazione l’Aliante condivide e promuove da sempre un cambiamento “culturale” in tal senso.

Mi sento molto felice perchè ho raggiunto due obiettivi importanti.  Ho potuto fare la maturità, che non avevo fatto a giugno perchè non stavo bene e ho presentato l’Associazione Nassigh CxC e la mia nuova idea “Cambiare lo sguardo” davanti a tante persone che mi hanno ascoltato con molta attenzione.  È stato un momento molto bello ed emozionante e in molti, poi, mi hanno chiesto tante cose e io ho risposto; mi sono sentito molto felice e molto libero di essere me stesso, capito e amato.

Perchè ora la disabilità è vista come una mancanza, ma non è un’assenza, è una diversa presenza che va capita, non cambiata. Non è perchè i disabili non possano fare delle cose che siano limitati, essi sono portatori di nuove istanze di libertà che devono essere capite il più possibile. La società vuole ridurre la presenza delle persone disabili a un problema di assistenza, ma non è cosi, è un problema di cambiare il modo di vedere non usando le categorie già note, ma imparando a usarne di nuove che prevedano la libertà di essere se stessi, non una copia simile a quello che la società vuole.

Se cambiamo lo sguardo sulla disabilità, cambiamo anche il modo di vedere chi è diverso da noi, non come uno che deve essere come noi vogliamo, ma libero di essere se stesso. Perciò noi vogliamo essere il motore di una rivoluzione che riguarda tutti, non solo quelli che vedono il disabile come un diverso, ma anche coloro che vedono il diverso come un disabile, come uno che non è uguale a loro e che non corrisponde ai loro schemi.

Con l’Associazione intendiamo fare un lavoro importantissimo nelle scuole per promuovere questo cambiamento in tutte le relazioni.

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